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Come aumentare la pressione della caldaia

Come abbassare la pressione della caldaia

Quando l’inverno è alle porte, tornano i classici problemi riguardo il riscaldamento di casa, la sua efficienza e i suoi costi.

Purtroppo stiamo passando un periodo di significativo cambiamento a livello globale e questo ha inciso non poco anche sulle forniture energetiche, alterandone soprattutto i costi, i quali vanno a riversarsi sulla popolazione, specialmente nel periodo invernale (quando l’energia è necessaria appunto al riscaldamento della tua abitazione).

Un altro aspetto fondamentale da considerare nel caso in cui possiedi una caldaia dentro casa, è quello di tenere bene a mente che la sua funzione, in termini di pressione, può essere alterata giovando poco alla vita della caldaia stessa.

Oggi proviamo a spiegarti come poter gestire questo aspetto al meglio, soprattutto nel caso in cui tu voglia capire come abbassare la pressione della caldaia.

Te lo spieghiamo perché fondamentalmente è un processo semplicissimo che richiede poche nozioni e quindi sarebbe inutile chiamare un centro assistenza caldaie per una questione che non dovrebbe neanche essere annoverata come problema e quindi tale da dover richiedere una riparazione.

Allo stesso tempo bisogna seguire una procedura analoga ma inversa, e comunque sempre molto semplice, per aumentare la pressione della caldaia così come già abbiamo descritto in un altro articolo di questo blog.

Come abbassare la pressione della caldaia

Pressione della caldaia: cosa significa?

Partiamo dalle origini del discorso: cosa si intende esattamente quando parliamo di pressione della caldaia e quando preoccuparsi se essa sia salita troppo?

Per spiegare questo dobbiamo fare un breve riassunto del funzionamento della caldaia, cerando di capire esattamente cosa si intende per “pressione”.

Devi sapere che la caldaia agisce scaldando l’acqua tramite una fonte di energia esterna (il gas appunto), facendo avvenire una combustione all’interno della caldaia e nel frattempo ha accumulato acqua al suo interno.

In questo caso potresti pensare che l’acqua riscaldata serva solo per poterti godere una bella doccia rilassante, tuttavia non è affatto così, poiché l’acqua della caldaia serve anche per alimentare il funzionamento dei termosifoni a radiatore (chiamati così poiché hanno un funzionamento simile al radiatore di un’automobile, per fare un esempio).

Nel compiere questo processo, l’acqua riscaldata tende a sprigionare vapore acque, il quale spingendo tra le pareti della caldaia stessa genera pressione: maggiore è la temperatura dell’acqua e maggiore sarà il vapore acqueo prodotto e, consequenzialmente, la pressione.

Per essere specifici, considerando che un range ottimale di pressione (misurato in BAR) debba essere sempre compreso tra 1 e 1,5, possiamo dedurre che un livello pericoloso di aumento della pressione è caratterizzato dai BAR della caldaia sopra i 2,5 (livello che non dovrebbe essere mai raggiunto).

Se la situazione è arrivata a questo livello, leggi bene nel prossimo paragrafo come abbassare la pressione della caldaia.

Ultima nota importante al riguardo: se hai un modello recente di caldaia, un aumento sproporzionato di pressione non sarebbe comunque un pericolo diretto per te (rischio che la caldaia esploda), bensì per le funzioni e la longevità della caldaia stessa.

Nel caso poco fortuito in cui la caldaia potrebbe essersi danneggiata, ti consigliamo di rivolgerti all’assistenza di un tecnico per caldaie.

Pressione caldaia troppo alta: cosa fare?

Sei arrivato al punto in cui, ignorando per troppo tempo il display della tua caldaia, la pressione sta salendo vertiginosamente oltre i 2,5 BAR? Non preoccuparti, ti basterà seguire queste indicazioni per poter risolvere subito il problema:

Per prima cosa verifica esattamente i BAR della caldaia e annota il livello a cui è arrivata (esempio BAR caldaia sopra i 2,5 gradi).

Siamo decisamente davanti ad una situazione in cui occorre abbassare la pressione della caldaia!

Una volta che hai verificato e registrato la pressione totale, raggiungi il termosifone più vicino e cerca ai suoi lati la valvola di sfogo (di varie dimensioni, può cambiare da termosifone a termosifone ma in genere è sempre posizionata in alto a sinistra).

A questo punto, aiutandoti tramite l’utilizzo di un paio di pinze e tenendo a portata di mano un recipiente, afferra la valvola di sicurezza e girala in senso antiorario rispetto la tua posizione, in modo tale da aprirla.

Nel momento in cui sarà aperta comincerà a fuoriuscire acqua (fai attenzione, è molto calda!) che dovrai raccogliere nel contenitore.

Fanne uscire un po’ per volta (un bicchiere) e va a controllare se i BAR stanno scendendo, in modo tale da abbassare la pressione della caldaia.

Ripeti il procedimento finché la pressione non tornerà ad essere tra 1 e 1,5 BAR.